Elaborazione
di un corretto regime alimentare
Stabilita la quantità di energia di cui
necessitiamo giornalmente per il nostro obbiettivo, occorre definire
quanto assumerne, ciò determinerà in base all’introito calorico alimentare e
la spesa energetica, di ottenere un aumento (dieta ipercalorica), una
diminuzione (dieta ipocalorica) o alla stabilizzazione del nostro peso
corporeo (dieta normocalorica).
Il bilancio energetico è costituito dal
rapporto tra l’energia in entrata sotto forma di alimenti con potere
calorico diverso, e l’energia in uscita sotto forma di lavoro. Nel soggetto
obeso bisogna cercare di negativizzarlo introducendo meno calorie
(dietoterapia ipocalorica) e disperdendone molte (esercizio fisico); così
facendo l’energia che occorre viene attinta dalle riserve immagazzinate del
tessuto adiposo. La diminuzione dell’energia giornaliera non dovrebbe essere
improvvisa, ma dovrebbe avvenire in modo graduale, il nostro organismo ha
grosse capacità di adattamento: infatti se mangiamo di meno, il nostro
organismo consuma meno energia. Sono sconsigliate le diete strettamente
ipocaloriche sotto le 1000 calorie/die, sono dannose alla salute
dell’organismo, responsabile della distruzione di preziosa massa muscolare,
in un regime dietetico alimentare dimagrante deve essere finalizzato a
perdere peso riducendo massa grassa. Nelle diete dimagranti che possono
essere costituite da apporti calorici di 1100 – 1200 – 1300 – 1400 –1500
Kcalorie/die, generalmente viene tollerato ed alcune volte cercato un
aumento della quota proteica alimentare, le proteine hanno un buon potere
saziante, e la via di trasformazione ai grassi è più laboriosa e non è la
preferenziale (a differenza dei carboidrati) . Un corretto regime alimentare
ipocalorico deve evitare riduzioni significative della quota dei
carboidrati, ma preferire un’armoniosa riduzione delle calorie complessive
che rispetti nel contempo l’equilibrio tra i diversi macronutrienti e che
garantisca altresì la presenza dei preziosi micronutrienti.
Nella elaborazione di una equilibrata dieta,
quindi, è importante valutare non solo la quantità, ma la
qualità delle calorie
provenienti dai principi nutritivi contenuti negli alimenti: il segreto di
una corretta alimentazione sta nei giusti rapporti tra i diversi nutrienti.
Una dieta ricca di variazioni alimentari “un po’ di tutto”,
rappresenta una strategia vincente per ottenere una dieta equilibrata. Da
ciò si deduce, come le diete (consigliate in alcune riviste) che propinano
il consumo alimentare di un solo alimento o di pochi alimenti, sono
vandaliche e improponibili perché sono sbilanciate e dannose alla salute (la
dieta delle patate, la dieta delle carote, la dieta del pollo, la dieta del
minestrone, ect).
Le calorie, sono
presenti in tutti gli alimenti in natura, invece i macro e soprattutto
micronutrienti, spesso non sono distribuiti bene, e ciò accade soprattutto
quando si diminuisce l’apporto calorico alimentare, si vengono così a creare
dei sbilanci in eccesso come accade nelle errate abitudini alimentari, o in
difetto principalmente dei micronutrienti, nelle diete dimagranti. Una dieta
che tiene conto solo delle calorie, indipendentemente dallo loro
provenienza, non soddisfa le esigenze dell’organismo, e
può provocare gravi squilibri, che a lungo andare sono responsabili
dell’insorgenza di vere e proprie malattie (anemia, osteoporosi,
arteriosclerosi, dislipidemie, diabete, gotta, calcolosi, epatopatie,
malattie dermatologiche, allergie, persino favorire
tumori, ect.)
MACRONUTRIENTI
-
Carboidrati
4 calorie a grammo
-
Lipidi (grassi)
9 calorie a grammo
-
Proteine.
4 calorie a
grammo
Diciamo subito che non esiste una ripartizione
"ideale" dei macronutrienti. Il nostro organismo è in grado di utilizzare
diverse fonti energetiche in funzione di quelle di cui dispone.
RIPARTIZIONE ACCETTABILE DEI
MACRONUTRIENTI
nell'adulto (National Academy of
Sciences. Institute of Medicine. Food and Nutrition Board)
Carboidrati dovrebbero
fornire
45-65% delle calorie
quotidiane, (50-60% secondo le linee guida italiane)
dell’energia giornaliera, in massima parte assunta come amidi
e per il 15-20% come zuccheri semplici. E’ consigliabile inoltre un apporto
di fibra di circa 30 grammi/die.
Lipidi
(grassi) dovrebbero rappresentare il
20-35% delle calorie quotidiane, (25-35% secondo le linee guida italiane)
con un equilibrato rapporto tra i diversi tipi di acidi
grassi che privilegi soprattutto quelli polinsaturi (omega3-omega6 acidi
grassi esasenziali).
Proteine il rimanente
10-35% delle calorie quotidiane, (10-20% secondo le linee guida italiane) di
origine animale e vegetali, le quali hanno compiti plastici e regolativi.
N.B. Tali proporzioni valgono per
soggetti normopeso, che svolgono una vita cosiddetta "normale" senza attività fisica, in poche
parole non fanno nessun tipo di SPORT.
Lo
sportivo, ha un consumo calorico e uno stress fisico generale, maggiore (più
lavoro e stress sulle articolazioni, sui muscoli, legamenti ecc.)
a secondo lo sport specifico che svolge il volume di lavoro e l
'intensità dello stesso, quindi dovremo rivedere ed eventualmente variare le
proporzioni dei macronutrienti.
Le calorie devono essere accompagnate
inoltre da un sufficiente ed equilibrato apporto di:
micronutrienti
Presenti
soprattutto nella frutta e verdura, ed inoltre assicurarsi un apporto di
sostanze protettive come gli antiossidanti, amminoacidi essenziali,
indispensabilità di queste sostanze nasce dal fatto che l’organismo non è
capace di costruirseli da solo, pertanto occorre assicurarseli attraverso
una corretta e diversificata alimentazione.
Il LARN
(Livelli di
Assunzione
Raccomandata di energia e
Nutrienti per la popolazione
italiana), ci fornisce un quadro completo delle giuste quantità di micro e
macronutrienti necessari per un corretto ed equilibrato apporto qualitativo
degli introiti calorici alimentari, suddivisi in base all’età e a
particolari stati fisiologici, rappresenta pertanto una mappa di riferimento
degli giusti apporti di nutrienti, da consultare nell’elaborazione di un
equilibrato regime dietetico alimentare.
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