FABBISOGNO
CALORICO GIORNALIERO
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Calcoliamo il
nostro
fabbisogno
calorico
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Aggiungere alcune variabili che influenzano il
fabbisogno calorico giornaliero. La termogenesi indotta
dalla dieta (DIT), che può raggiungere il 7–15%
del dispendio calorico totale, inizia dopo circa un’ora
dall’ingestione del cibo e raggiunge il massimo tre ore
dopo ed in seguito rimane costante. Qualità e quantità
fanno variare molto il valore del DIT: è massimo se si
mangiano cibi ricchi di proteine (10-35% dell’energia
ingerita) in particolare di amminoacidi, quali
fenilalanina e tirosina, che sono i precursori della
tiroxina, l’ormone che più influenza il metabolismo
basale, i glucidi hanno un contributo inferiore (5-10%)
e i lipidi ancora più modesto (2-5%). Alcune sostanze,
chiamate “nervine” contenute in tè, caffè, cioccolato,
insieme alla nicotina del fumo, possono, in base alla
quantità consumata, influire in modo rilevante sulla
termogenesi.
La temperatura del
corpo. Nell’uomo, come nei mammiferi una parte
dell’energia degli alimenti è utilizzata per mantenere
costante la temperatura interna (omeotermia). Se ci
troviamo in un luogo molto caldo e la temperatura
esterna sale oltre i 30 °C, si suda molto e si ha un
piccolo aumento delle necessità energetiche per il
processo fisiologico di sudorazione, così come una
diminuzione della temperatura sotto i 15 °C provoca un
aumento sensibile del dispendio energetico rispetto al
metabolismo basale (anche di 3-4 volte): poiché il
calore del nostro corpo viene ceduto all’ambiente
esterno più freddo e pertanto dobbiamo produrre più
calore per mantenere costante la temperatura corporea.
Speciali stati
fisiologici, fanno variare in modo significativo
il fabbisogno calorico.
Durante la gravidanza è
richiesta una quota energetica superiore, necessaria per
il processo di sviluppo ed accrescimento del feto. E’
molto difficile stabilire con esattezza dati
quantitativi e qualitativi sui reali fabbisogni legati
alla gravidanza poiché molto dipende dalle condizioni
personale ed iniziale della futura mamma: una persona in
sottopeso avrà bisogno di un maggiore apporto energetico
rispetto ad una normopeso o sovrappeso che in
quest’ultimo caso dovrà essere incoraggiata ad non
ingrassare.
Gli esperti raccomandano per le tre
tipologie incrementi giornalieri di energia
rispettivamente di 370, 300 e 200 kcal a partire dal
primo mese, che vanno ridotti in caso di scarsa attività
fisica. Vanno altresì considerate altri specifici stati
fisiologici particolari come l’allattamento,
l’adolescenza, l’età senile, ect. L’Attività fisica è una
delle componenti che determina maggiormente la spesa
energetica giornaliera, essa dipende dall’attività
fisica, strettamente individuale e generalmente
corrisponde al 15 – 30% del consumo calorico
giornaliero. Le maggiori variazioni dei dispendi tra un
individuo e l’altro e anche per la stessa persona
dipende dall’impegno del movimento muscolare, in parte
può essere condizionato dalla propria attività
lavorativa o anche dal suo tempo libero (sport). Il
costo energetico dell’attività fisica è molto variabile:
un sedentario ha un fabbisogno solo del 15% in più
rispetto al MB, mentre lo sport agonistico richiede
necessità energetiche anche di 3 – 4 volte superiore,
(dispendio energetico di
alcune specifiche attività fisiche e
lavorative).
DISPENDIO
ENERGETICO
Tabella B
CALCOLO DEL
DISPENDIO ENERGETICO GIORNALIERO CON METODO LAF
|
|
LAF
Attività
leggera |
LAF
Attività
moderata |
LAF
Attività
pesante |
Adulti
anni 18 - 59
|
UOMINI
|
1,55
|
1,78
|
2,10
|
DONNE
|
1,56
|
1,64
|
1,82
|
Anziani
anni 60 - oltre
|
UOMINI
|
1,51
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DONNE
|
1,56
|
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Dispendio
energetico
= MB
giornaliero x LAF (Livello Attività Fisica)
Per avere un’idea approssimata del
proprio dispendio energetico si può usare la Tabella A
per il calcolo del proprio metabolismo basale e poi
moltiplicarlo per il LAF. Ognuno può scegliere
utilizzando la Tabella B un diverso valore LAF secondo
la sua attività sia leggera, moderata e pesante.
Esempio: per un
uno adulto di 45 anni che pesa 65 Kg, svolge attività
moderata e ha un metabolismo basale calcolato con la
tabella A di 1633 kcal/giorno, il dispendio giornaliero
sarà di 1633 x 1,78 cioè 2907 kcal/giorno.
Per il
calcolo della restrizione calorica da prescrivere è
importante tener conto del fatto che molti soggetti
obesi, contrariamente a quelli normopeso, tendono a
sottostimare notevolmente la loro assunzione alimentare
(sembra dal 30 al 50%) quindi è spesso necessario
restringere l’apporto calorico di un ulteriore 30%. Da
rilevare, inoltre, che il fabbisogno calorico diminuisce
con il ridursi del peso corporeo, quindi dopo
dimagramenti importanti (per esempio 10 kg) occorre
restringere ulteriormente l’introito calorico (in genere
di 200 Kcal per volta) per proseguire il
dimagramento.
Calcola il TUO metabolismo basale
AUTOTEST DETERMINAZIONE
FABBISOGNO CALORICO
pag. 8
AVVERTENZA
- I contenuti degli articoli di questa sezione non hanno
valore prescrittivo, ma solo informativo e culturale.
Tutti i miei consigli e suggerimenti,
vanno sempre sottoposti all'approvazione del proprio
medico.
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